Benelli 6......il fiasco

Compiti a casa ragazzi...............compiti a casa.....

ragazzi... da qui a qualche anno tutto il mondo sarà di proprietà dei cinesi: non so da voi ma qui a Roma ormai tutto sta diventando dei cinesi; c'è un quartiere ormai cinese, China Town, che riguarda la parte della Stazione Termini e dintorni, negozi cinesi, bar cinesi, ristoranti cinesi... che amarezza (e il bello è che comprano a dismisura e tutto in contanti)...

BlackRider ha scritto:

ragazzi... da qui a qualche anno tutto il mondo sarà di proprietà dei cinesi: non so da voi ma qui a Roma ormai tutto sta diventando dei cinesi; c'è un quartiere ormai cinese, China Town, che riguarda la parte della Stazione Termini e dintorni, negozi cinesi, bar cinesi, ristoranti cinesi... che amarezza (e il bello è che comprano a dismisura e tutto in contanti)...

Trova la differenza?

madò... sono tutti uguali, cacchio...

BlackRider ha scritto:

madò... sono tutti uguali, cacchio...

Io sono anni che non vado più al ristorante cinese!
Da quando sono dappertutto mi rifiuto categoricamente di dargli anche solo un euro!
Vadano a fare in culo!
Scusate ma questa è una cosa che mi fa molto incazzare. Non sono razzista..
No.. Se fosse per me li farei saltare tutti appena mettono piede nel paese!
Lì è tutta una mafia. Sono manovrati da qualcuno che specula su tutti questi ristoranti.
E noi qua facciamo fatica a tenere in piedi la nostra baracca..
Li vedi in giro con macchine di lusso vestiti di lusso..
Ma che andassero a morire nel loro paese!

Maldestro... qui il discorso diventa più complicato, sono comunque d'accordo con te, bisognerebbe chiudere le frontiere ed impedire agli stranieri di mettere piedi in Italia e rubarci il lavoro, le attività, la vita, la nostra dignità. Bisogna andare su ai palazzi del potere qui a Roma ed appendere ad una forca tutti sti politici del cazzo che non fanno niente.

Mi trovi pienamente d'accordo. Fosse per me guarda tutti al muro in fila!

guarda... io sono apolitico, non mi è mai piaciuto far politica, troppe chiacchiere e pochi fatti: non dico che dovremmo ritornare ai tempi del Duce e di Hitler (entrambi erano due esaltati ma di brutto anche) ma almeno non c'era tutto sto schifo che c'è oggi, troppa democrazia ed ecco i risultati.
Io, se avessi la possibilità, farei una marcia su Roma, con qualche ufficiale dell'esercito, piazzerei dei carri armati di fronte ai palazzi del potere e li raderei al suolo; sarebbe l'inizio di una nuova era, finalmente il popolo si riprende il Paese... wow!!! ecco cosa si dovrebbe fare, altro che tutto sto puttanaio, sto schifo: corruzione, bunga bunga, crisi... basta!

Black mi sa che stiamo andando un po' fuori tema qui se passa Massimo ci fa il cazziatone! Oppure visto che qui siamo in casa Benelli potrebbero averne a male i cinesi!
Dobbiamo aprire un thread nell'arena. vado a cenare Black che si è fatta l'ora ti auguro una buona serata!

ok Mal... hai ragione, lasciamo perdere st'argomento che potrebbe suscitare un pò di trambusto, cosa che non voglio che succeda: Max è una brava persona e non mi sembra il caso di approfittarne.
Vai pure a cena, io ho già dato; in quanto al 3d della Benelli... beh... chissà... magari un giorno potrei prendere un bel pezzo di storia dei tempi nostri, 1980, magari un bel 4 cilindri e spassarmela un pò tra le strade di collina qui alle porte di Roma.

Attenti voi due che vi tengo d occhio!
Guerrafondai!


Ahahaha!

Asterix ha scritto:

Attenti voi due che vi tengo d occhio!
Guerrafondai!


Ahahaha!

azz... Asterix... nun dì niente a nessuno sennò ce castigano...

Non mi fate dire che oggi è meglio che dormo!

È un vero peccato che anche questa casa italiana sia finita in mano ai cinesi..
Quando ero più giovane ho avuto due Benelli ed erano moto che mi facevano sentire sempre in uno stato di grazia.
Cosa resterà della nostra cultura motociclisti?
Se tutto quello che abbiamo deve essere acquistato da altre nazioni..
In America salvarano prendendola per il collo Harley Davidson.
Il nostro governo invece non fa nulla per tutelare il patrimonio motociclistico nazionale.
Verrà il giorno che anche la Moto Guzzi non sarà più italiana... e allora potremo mettere la parola fine.

Mi chiedo poi cosa se ne faranno i cinesi della Benelli, manco fosse Ducati, guzzi o Piaggio.

chissà... mai dire mai... non sottovalutiamoli...

Questo è quello che scrivevano nel 2012.


 Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l’abbia fatta. Dopo un’attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della Volkswagen sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l’accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell’azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell’Audi. L’accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l’approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all’assemblea Volkswagen il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo. Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell’impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di Volkswagen si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell’anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial. Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell’enigmistica, è quasi l’anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un’esclusiva per trattare l’acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La Mercedes, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l’ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro. Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board Volkswagen che ratificherà l’accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da Volkswagen, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull’area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.] Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l'abbia fatta. Dopo un'attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della Volkswagen sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l'accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell'azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell'Audi. L'accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l'approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all'assemblea Volkswagen il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo.

Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell'impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di Volkswagen si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell'anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial.

Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell'enigmistica, è quasi l'anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un'esclusiva per trattare l'acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La Mercedes, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l'ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro.

Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board Volkswagen che ratificherà l'accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da Volkswagen, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull'area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.

Quanti anni sono passati da quando ho visto per la prima volta questa moto per strada...

ciao Sandra, benvenuta tra noi, immagino sia anche tu della vecchia guardia... e si, proprio così, sono passati un sacco di anni...

Eh si..sono proprio della vecchia guardia ma non diciamolo troppo forte!

tranquilla Sandra, qui sei la benvenuta tra i "vecchietti" over 50... a proposito... di dove sei e che ferro hai...

Vivo da anni ormai sulle colline toscane. Un piccolo paesino di cui poi vi dirò.
La moto?
Una Honda VF 750F del 1994.
Ora vi auguro una buona serata.


Sandra.

bel ferro Sandra, caruccio... ciao e buona serata anche a te.